ven 31 maggio
In_Ocula-Mind Bombing
Ideazione di Andrea Fronzoni, Cristina Ghinassi,
Andrea Pedna, Federico Visi.
Con
Cristina Ghinassi. Musiche e suoni dal vivo Federico Visi. Video Andrea Pedna.
È proprio vero
che il mio gusto non conta,
il mio occhio
è fallace, il mio udito stonato,
il mio tatto
storpiato da guanti artificiali,
il mio olfatto puteolente e non mi faccio
una ragione
del perché mi interessa vivere...
Corrado
Piancastelli, La condizione marginale
dell’angelo
Radunare un gruppo di sconosciuti,
costringerli a un’intimità forzata, sottoporli a prove e derisioni varie,
scrutandoli avidamente attraverso uno schermo freddo e cristallino. Da anni,
la TV ci ha abituato a format del
genere, impacchettandoli entro la limitata sensibilità del telespettatore medio
e la sua brama di vita ir-reale. Li abbiamo visti quei programmi, chi per
curiosità, chi per passione, per noia. Persino nella routine quotidiana i
nostri sensi sono continuamente messi alla prova da un grande fratello che
tutto può e tutto controlla. Televisione, immagini pubblicitarie, Internet,
giornali e riviste, ci dicono continuamente chi siamo e come dovremmo essere.
Mind Bombing attinge da questo
background, questa memoria collettiva che ci portiamo dentro, e crea un istmo
ideale tra essere protagonisti ed
essere voyeur.
Il gruppo In_Ocula ci mette
virtualmente in contatto con uno spaccato della società e le sue abitudini
retoriche, isolandoci però da esse. La performance offre un percorso
sensoriale, una direttiva che stimola, attivandoli, tutti gli input di cui
dispone il nostro cervello. La mediazione è affidata a una hostess discreta e a
un teleschermo. Gli ordini arrivano da lì ma sono ordini lievi, quasi consigli.
Una forma di potere soft a cui ci si arrende con facilità, abbandonandosi a
esso. E altrettanto docilmente si instaura una dinamica di gruppo tra persone
che non si sono mai incontrate prima di allora, di intimità e complicità
ovattata. Brindisi e chiacchiere in un salotto pre-odierno: una sorta di party
alla fine del mondo.
Ecco che lo spettatore diviene
protagonista. Una star vezzeggiata e celebrata a cui sono offerti dolci,
frutta, vino e per ultimo, un dono. Qualcosa fatto su misura, qualcosa che lo
libera dall’essere/individuo per diluirlo in una presenza indistinguibile dai
suoi compagni. Nel buio, sotto la guida di una voce vellutata e suadente, potrà
imparare nuovamente a conoscere e riconoscere se stesso e gli altri.
—Ma
secondo voi, ci stanno guardando?
—Assolutamente...
—E
quindi cosa facciamo?
—Stiamo
al gioco.
Okrim Chadid e Antonella Perazza
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