mercoledì 12 giugno 2013

"Mind Bombing", protagonisti o servi?


ven 31 maggio
In_Ocula-Mind Bombing
Ideazione di Andrea Fronzoni, Cristina Ghinassi, Andrea Pedna, Federico Visi.
Con Cristina Ghinassi. Musiche e suoni dal vivo Federico Visi. Video Andrea Pedna.



È proprio vero che il mio gusto non conta,
il mio occhio è fallace, il mio udito stonato,
il mio tatto storpiato da guanti artificiali,
 il mio olfatto puteolente e non mi faccio
una ragione del perché mi interessa vivere...

Corrado Piancastelli, La condizione marginale dell’angelo




Radunare un gruppo di sconosciuti, costringerli a un’intimità forzata, sottoporli a prove e derisioni varie, scrutandoli avidamente attraverso uno schermo freddo e cristallino. Da anni, la  TV ci ha abituato a format del genere, impacchettandoli entro la limitata sensibilità del telespettatore medio e la sua brama di vita ir-reale. Li abbiamo visti quei programmi, chi per curiosità, chi per passione, per noia. Persino nella routine quotidiana i nostri sensi sono continuamente messi alla prova da un grande fratello che tutto può e tutto controlla. Televisione, immagini pubblicitarie, Internet, giornali e riviste, ci dicono continuamente chi siamo e come dovremmo essere.
Mind Bombing attinge da questo background, questa memoria collettiva che ci portiamo dentro, e crea un istmo ideale tra essere protagonisti ed essere voyeur.
Il gruppo In_Ocula ci mette virtualmente in contatto con uno spaccato della società e le sue abitudini retoriche, isolandoci però da esse. La performance offre un percorso sensoriale, una direttiva che stimola, attivandoli, tutti gli input di cui dispone il nostro cervello. La mediazione è affidata a una hostess discreta e a un teleschermo. Gli ordini arrivano da lì ma sono ordini lievi, quasi consigli. Una forma di potere soft a cui ci si arrende con facilità, abbandonandosi a esso. E altrettanto docilmente si instaura una dinamica di gruppo tra persone che non si sono mai incontrate prima di allora, di intimità e complicità ovattata. Brindisi e chiacchiere in un salotto pre-odierno: una sorta di party alla fine del mondo.
Ecco che lo spettatore diviene protagonista. Una star vezzeggiata e celebrata a cui sono offerti dolci, frutta, vino e per ultimo, un dono. Qualcosa fatto su misura, qualcosa che lo libera dall’essere/individuo per diluirlo in una presenza indistinguibile dai suoi compagni. Nel buio, sotto la guida di una voce vellutata e suadente, potrà imparare nuovamente a conoscere e riconoscere se stesso e gli altri.

—Ma secondo voi, ci stanno guardando?
—Assolutamente...
—E quindi cosa facciamo?
—Stiamo al gioco.

Okrim Chadid e Antonella Perazza

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